28/09/2023 – La Revue Dessinée Italia

Nel post precedente si parlava di riviste e della fortuna di poter disporre di spazio e risorse per avviare una collezione.
Finora non ho mai avuto questa possibilità ma, dicevo, ultimamente mi è capitato di collaborare con due riviste indipendenti e questo potrebbe cambiare le cose.

Di una delle due ho parlato qui.

Dell’altra ne parlo ora, perché è un progetto ambizioso e curatissimo.
Si tratta de La Revue Dessinée Italia ed è, come recita l’header del sito, la prima rivista di giornalismo a fumetti in Italia. Non prima in assoluto, perché nasce da una costola de La Revue Dessinée originale, che è francese e campa da diversi anni; la versione nostrana è partita a maggio dell’anno scorso ed è attualmente alla sua sesta uscita (è un trimestrale).

All’interno ci sono inchieste giornalistiche a fumetti che toccano diversi temi in maniera precisa e approfondita, ognuna di esse scritta da un/una giornalista e illustrata da un’autrice o un autore di fumetti. Alla parte disegnata segue un approfondimento testuale con ulteriori informazioni ed eventuali aggiornamenti sui vari casi.

La cover del numero 5, con le principali inchieste

Anche le copertine sono di volta in volta affidate a un/un’artista differente scelto tra i più famosi e contemporanei, e sono delle vere e proprie opere d’arte che continuano pure dietro e nel risguardo (questa qui sopra è di Jean Mallard ).

Cosa rispondere dunque alla proposta di collaborare a uno dei numeri della rivista – che peraltro mi aveva già tra le sue file di lettori? Ma sì, naturalmente.
È già una fortuna, in questo mestiere che mi ostino a voler fare, trovarsi a lavorare per un progetto del quale si è già fan; doppia fortuna, mi è capitata la rubrica di Francesca Crescentini aka Tegamini (che già seguivo, tutto torna), dove si parla (bene) di libri letti e libri da leggere (perfetto).

Dettaglio di una tavola finita


Tripla fortuna? Tripla fortuna: il tema della rassegna di letture era la maternità, argomento a me molto caro e che ho quindi illustrato con grande trasporto e dovizia di particolari.

Ho trasposto sotto forma di fumetto le parole scritte da Francesca immaginandomi un viaggio in una giungla ora spinosa, ora fiorosa, ora soffice e confortevole, ora buia e minacciosa – una giungla costellata di libri da raccogliere e leggere per acquisire più punti di vista (i titoli suggeriti sono otto) su un tema che è tutto tranne che univoco.

Storyboard di una pagina con qualche ripensamento (in rosso)
Gli storyboard: un giusto brodo primordiale di caos

Ne sono uscite sei tavole belle dense: volevo che fossero intricate, piene, ricche, un po’ per, banalmente, suggerire la molteplicità di esperienze legate all’essere madri e un po’ per seguire lo stesso tenore del testo scritto che è, per l’appunto, pieno ricco e sfaccettato.

Le matite si fanno largo nel caos a suon di ctrl+c / ctrl +v

Non avevo mai utilizzato nei fumetti questo stile così stratificato che solitamente dèstino alle illustrazioni e, chiaramente, questa novità mi è costata ore di ansia e smarrimento, svariate minacce di rifare tutto da capo, molte domande sul perché mi fossi ficcata proprio in quel ginepraio nonché ululati, sconforti vari e tutto il repertorio che affronto spesso quando non mi sento all’altezza di un lavoro che mi viene affidato.

La pagina definitiva

Il peggio è comunque passato, ho consegnato in tempo, è andato tutto in stampa e sono pure stata arruolata per una sessione di dediche assieme a Francesca al salone del Libro di Torino.

Le pagine disegnate si vedono bene qui.

Alla fine sono soddisfatta.
Non mi rimane che prendere in mano il numero 6, arrivato da poco in casa ad ampliare la collezione, e leggermelo tutto.
Cosa importantissima: questo progetto è assolutamente indipendente. Non contiene pubblicità, si autofinanzia solo grazie agli acquisti e agli abbonamenti e soprattutto paga in maniera adeguata i propri collaboratori. Se vi capita sostenetelo economicamente comprando e regalando i vari numeri, è una realtà da preservare.

E per ora dalla rubrica “Riviste” è tutto – aspetto fiduciosa altre proposte, così posso fare aggiunte alla mia collezione!


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