Digressione sulla mia nuova vecchia sveglietta, perché ogni volta che la guardo sorrido di carineria.

Ho avuto molte sveglie nella vita.
Memorabile rimane la sigla delle Jem nel mio vecchio telefono, non ancora smartphone.
(Per chi è più giovane: era un cartone animato che da bambina mi faceva strappare i capelli, avevo pure la barbie Rock’n’roll perché somigliava a lei, a Jerrica. L’ho rivisto di recente ed è davvero lento e animato male, ma la sigla è sempre potentissima: https://www.youtube.com/watch?v=HkGxb-U1hg4 ) (Grazie Cristina D’Avena per avermela rifatta ballare a un tuo concerto, e posso dire? Non ero certo la sola in completo trasporto.)

Ultimamente la pigrizia ha avuto la meglio e ho tenuto la suoneria standard come sveglia, ma che noia e che bruttura; così ho colto l’occasione per personalizzare un po’ le cose, sia visivamente che acusticamente, adottando la sveglietta rétro.
Oltre all’effetto vintage ora posso rimandare l’inizio della giornata lavorativa ancora di un po’, e in più ho la certezza che, se mai lo smartphone dovesse rompersi, almeno non rimarrò a dormire più del dovuto (oppure grazie a qualche altra anima pia che mi sveglia).
(Più facilmente la seconda).

Lascia un commento